Stampa
sportiva, storia
di 110 anni con
un contributo
all’Unità
d’Italia”:
questo il tema
trattato dal
giornalista
Gianni Romeo
Martedì 7 Giugno
al Golf Club
Margara in
occasione di un
Intermeeting
organizzato dai
Lions Club
Alessandria
Marengo ed
Alfieri Asti e
dai Panathlon di
Alessandria ed
Asti.
Seppur in
ora tarda,
stante
l’eccessivo
protarsi del
cerimoniale
iniziale, i
200 ospiti
della serata
(una
quarantina
espressione
del
Panathlon
Club Asti)
hanno avuto
modo di
ascoltare
una delle
più
prestigiose
“firme” (Tuttosport,
Stampa e
Gazzetta
dello Sport,
oltre che
opinionista
televisivo)
dell’informazione
sportiva
nazionale.
Gianni
Romeo, che
nel corso
della sua
lunga
carriera -
iniziata nel
1963 nel
giornale
sportivo
della sua
città - ha
seguito
Olimpiadi,
Mondiali di
atletica e
nuoto, Giri
d’Italia,
Tour de
France e
naturalmente
i più
importanti
eventi
calcistici
degli ultimi
50 anni, ha
- tra
citazioni,
aneddoti e
ricordi
personali -
ripercorso
il
progressivo
imporsi
dell’informazione
sportiva
nell’ambito
dell’informazione
nazionale i
cui albori
risalgono a
metà 1800
con la
nascita in
Emilia e
Lombardia
delle prime
“Gazzette”
(termine
legato alle
monete in
uso in
quegli anni)
a Modena,
Reggio
Emilia e
Mantova.
Molte le
curiosità
portate
all’attenzione
dei
presenti.
Come la
nascita
della
Milano-Torino,
la più
classica (e
longeva) tra
le corse
corse
ciclistiche,
di-sputata
per la prima
volta nel
1876, quando
otto
corridori si
sfidarono
sul percorso
fra le due
città, in
sella a
primordiali
biciclette.
Arrivarono
in 4
percorrendo
i 140 Km in
circa 11 ore
alla media
di 13 Km.
all’ora!!
Il 3 Aprile
1896,
nell’anno
dalla
fusione di
due fogli
specializzati
di argomento
ciclistico,
il
settimanale
“Il
Ciclista”
(sede a
Milano) ed
il
bisettimanale
“La Tripleta”
(sede a
Torino)
nasceva
nell’anno
delle prime
Olimpiadi
moderne di
Atene - La
Gazzetta
dello Sport.
E poi altre
“spigolature”
come il
risicato
spazio
riservato
dall’informazione
al primo
scudetto
della
Juventus nel
1905 (un
paio di
righe), il
colore
azzurro
delle maglie
della
nazionale
italiana -
che in onore
dei Savoia -
venne per la
prima volta
utilizzato
nel 1912.
All’esordio
del 1910
(tennistico
6-2 contro
la Francia
all’Arena di
Milano) era
di colore
bianco in
onore di
quella che
era la
migliore
squadra del
momento,
ovvero la
P.Vercelli.
Tra i tanti
ospiti
presenti
alla serata
di Margara
anche
Costanza,
nipote del
campionione
alessandrino
Costante
Giradengo
(scomparso
nel 1978)
professionista
dal 1912 al
1936 e
vincitore di
due Giri
d'Italia,
sei
Milano-Sanremo
e tre Giri
di
Lombardia.
Detentore
del record
di vittorie
nei
campionati
italiani su
strada con
nove
successi.
Una maglia -
quella
tricolore -
che non
indossava,
ha
raccontato
Costanza
“quando
sentiva di
non poterla
onorare in
corsa”.